IN CONSIGLIO COMUNALE SI VOTA PER SIRIA E SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA. SUL TAGLIO AL FONDO PRODUTTIVITA’ I DIPENDENTI VANNO VIA SENZA RISPOSTE
Ieri in Consiglio comunale, dopo una lunga caccia al tesoro, o meglio alle interrogazioni perdute nei meandri delle commissioni si è arrivati alla presentazione del bilancio di previsione 2012 & co. da parte dell’assessore Gian Luca Brasini che ha preambolato invitando quanti intendano presentare emendamenti, da qui in avanti, a farlo per benino e cioè corredandoli di una sorta di sostenibilità economica (un po’ come si fa per le proposte di legge, per intendersi).
Ora di fronte a due emendamenti ritirati lunedì su irpef e tassa di soggiorno, restano da votare solo quelli del Pdl sulle detrazioni imu. “E’ che noi non abbiamo a disposizione gli stessi strumenti e i tecnici che ha Brasini per fare delle proiezioni economiche”, commenta Giuliana Moretti (Pdl). “Esempio è la battaglia che stiamo facendo sull’imu – spiega – dove bisogna provare a vedere se si riesce a fare diversamente. Noi non siamo in grado ma crediamo che siano troppi gli sprechi nelle partecipate su cui si poteva intervenire, non si è poi messa mano alla riorganizzazione macchina comunale. Loro agiscono come Monti: si basano solo sulle tasse”.
L’oggetto del contendere sono le detrazioni. Da un lato sindaco e giunta a dire che possono esistere solo quelle previste (franchigia 200 euro, 50 euro per figlio, canoni condordati-fabbricati agricoli-anziani in case di riposo) perché così impone il governo. “In altri Comuni è andata diversamente”, dicono dalla minoranza. “Quello che noi pensiamo – spiega la Moretti – è che sulle agevolazioni abbiamo tempo per lavorarci fino a settembre. Allora vale la pensa inserire più categorie possibili nel regolamento, perché poi, se non dovessero esserci i fondi necessari, ci sarebbe tutto il tempo utile per modificare”. L’opposizione con i suoi emendamenti aggiungerebbe situazioni come quelle di chi ha fatto da poco un mutuo o di chi magari può aver perso il lavoro a causa della crisi. E’ un modo differente, secondo la Moretti, di intendere il compito amministrativo. “Per me la prima riforma del welfare è questa: applicare meno tasse affinché i cittadini non siano costretti poi ad accedere a forme di assistenzialismo. Evitare di toglierglieli prima di tasca i soldi per poi non doverceli rimettere dopo con il welfare. E’ per questo che per quello che mi riguarda sarebbe stato meglio mettere mano proprio al welfare e far risparmiare i cittadini sulle tasse”.
E qui, la differenza di visione dell’imu e del welfare dipende dal differente posizionamento politico. “Il comune potrebbe fare a meno di dare direttamente certi servizi ed evitare di tassare indiscriminatamente tutti per questi. Perché per esempio io magari pago le tasse per mantenere un asilo che poi non è nemmeno quello a cui mando mio figlio. Ecco, io vorrei un Comune meno assistenzialista e che toglie meno ai cittadini sin dall’inizio”.
Il Consiglio è poi andato avanti, dopo la presentazione del bilancio con la discussione e votazione di alcuni punti all’ordine del giorno. Si è riusciti ad approvare, con voto unanime, la mozione sulla "semplificazione amministrativa" presentata dal consigliere comunale Carla Franchini (M5S). Meno bene è andata a Gioenzo Renzi (Pdl) che si è visto respingere la mozione sulle "banchine del porto canale dal ponte Tiberio al ponte della Resistenza: controlli, qualità ambientale, sicurezza", e a Marco Casadei (Lega) sulla sicurezza in centro storico. Votate entrambe per appello nominale, la prima è stata respinta con 15 voti contrari, 9 favorevoli, 4 astensioni; la seconda con 16 voti contrari, 4 favorevoli, 5 astensioni.
“Anche l’assessore Biagini, ha riconosciuto che da venti anni mi batto con conoscenza per la riqualificazione del bacino del Ponte di Tiberio al fine di rendere frequentabile questa importante area della città ai cittadini e turisti”, dice Renzi. “Ieri sera, però, il sindaco Gnassi, senza entrare neanche nel merito, ma, solo per partito preso, ha dato l’ordine di votare contro. Ci è sembrato più interessato a fagocitare personalmente e politicamente tutto e tutti che a considerare e raccogliere le proposte nell’interesse della città. E’ inutile, allora, che il sindaco Gnassi continui a parlare, di anello verde”.
In apertura di seduta il Consiglio comunale ha approvato con voto unanime l’ordine del giorno presentato dal consigliere Fabio Pazzaglia inerente "a favore del popolo siriano". In questo caso il Consiglio ha votato in favore anche della discussione anticipata dell’odg, cosa che non è accaduta per quello presentato dal Pdl sui tagli al fondo per la produttività del dipendenti, presenti in aula, che alla fine non si è discusso perché il Consiglio a mezza notte ha capito che forse era l’ora di andare a casa.
“Avevamo chiesto di anticipare la discussione proprio perché c’erano i dipendenti e non si poteva pretendere che rimanessero lì fino a mezzanotte. Del resto il tema va discusso adesso, non si può rinviare. Sono stati dei codardi perché se si tratta di dire a queste persone che non si può fare nulla per loro bisogna che prendano coraggio e lo facciano”, dice Giuliana Moretti. “Forte disappunto per l’accaduto” registra anche Gennaro Mauro (Pdl). “I numerosi dipendenti comunali presenti come pubblico, delusi hanno silenziosamente abbandonato la sala”.
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